L'idea di effettuare una gara fra imbarcazioni da diporto in Italia venne all'allora presidente del Club Nautico Versilia Franz Furrer,famoso industriale del marmo a Carrara e grande appassionato di nautica,quest'ultimo un settore ancora da sviluppare in Italia.
Fù durante una visita a New York nel settembre del 1961 che l'attenzione di Furrer fu attirata per una gara fra imbarcazioni da diporto attorno a Long Island. Infatti negli Stati Uniti da tempo si svolgevano delle gare di questo tipo la prima delle quali era la Miami-Nassau che si svolgeva dal 1956.
Questa disciplina sportiva gli americani,l'avevano battezzata "Offshore",dalle parole Off-Shore che significano "al largo-altura".
Inoltre nel 1961 fu organizzata la prima gara europea la Cowes-Torquay e che si svolse lungo la costa meridionale dell'Inghilterra tra l'Isola di Wight dove era il porto di Cowes e il porto di Torquay che si trovava all'estremità occidentale della Lyme Bay una baia con acque spesso agitate.
La gara ebbe un grande successo di partecipanti fra i quali anche una barca italiana del cantiere laziale Navaltecnica che aveva come progettista un giovane e vulcanico di idee Renato "Sonny" Levi e come proprietario-organizzatore-pilota il veterano della Marina Militare Italiana il Comandante Attilio Petroni.
"A'Speranziella" era un semicabinato in legno motorizzato
Questo team ovviamente fu poi tra i primi ad essersi iscritto alla Viareggio-Bastia-Viareggio,dopo che il bando di partecipazione della nascente gara italiana fu presentato nelle pagine della rivista del settore Nautica che appoggiò con grande interesse e partecipazione l'idea del Club Nautico Versilia.
Insieme alla Navaltecnica si iscrisse un altro cantiere laziale,la Italcraft di Sergio Sonnino-Sorisio anch'esso proprietario-pilota come Petroni.
A dare lustro alla cantieristica Viareggina vi erano alcune imbarcazioni degli ormai celebri Cantieri Picchiotti che avevano i propri capannoni proprio dietro alla sede del Club Nautico Versilia quest'ultimo ospitato nelle nuove strutture della darsena Europa in ricostruzione dopo i danni della guerra, che comprendevano inoltre il nuovo faro e la sede avanzata della Capitaneria di Porto di Viareggio.
Anche i cantieri San Lorenzo erano presenti con barche.
