
Il pozzetto di guida del "Miss Enfield 2" di Tommy Sopwith. Il posto del pilota,Sopwith,è isolato in avanti con tutta la strumentazione di comando e di controllo,mentre quelli del meccanico,a destra e del navigatore sono appaiati dietro. Da notare che questa collocazione escludeva la figura del throttleman,che invece era ormai di uso comune fra le barche di punta di ogni gara offshore e manteneva quella del meccanico a bordo che interveniva solo in caso di necessità.

Il "bussines end" come lo chiamano in gergo gli americani. La parte poppiera del "Miss Enfield 2" con i quattro scarichi dei due MerCruiser,che fuoriescono alti dalla tughetta del vano motori.Vedremo nel 1971 come questa posizione degli scarichi crearono polemiche quando furono montati su una barca di Balestrieri.
Notare il traliccio per sostenere un timone centrale nonostante la barca montasse i piedi poppieri che notoriamente hanno la propria timonabilità.

Il nuovo "Budda Blitz II" di Gagliotta,qui in prova,aveva la stessa carena del capostipite "Budda" del 1967,ma era 2' più lungo,aveva una forma diversa della poppa e una coppia di Aquamatic con dei Volvo preparati che davano 250 hp ciascuno. Proprio un problema ad un motore causeranno il prematuro ritiro della barca,nelle prime fasi della gara.

Nel 1970 il progettista-costruttore Frare si presentò a Viareggio con un nuovo Roar costruito sulle basi del 30' dell'anno prima ma allungato ora a 33'. I DAF erano ora stati sostituiti da una coppia di Perkins sempre diesel ma un pò più potenti.
La foto si riferisce al Dauphin D'Or che seguì alla VBV.

Il nuovo "Aug..!" di Eligio Valentini,uno scafo progettato da un ex collaboratore dello studio tecnico di Levi,Angelo De Meis e costruito in vetroresina in un cantiere di Roseto. Montava una coppia di efb MerCruiser,ma ebbe problemi con uno dei piedi a causa dell'urto con un relitto galleggiante,che lo costrinsero a ritirarsi,prima di arrivare in Gorgona nel tratto di andata.
Le foto di 7 degli 8 classificati

Secondo posto per Cosentino sul Bertram 32' "Red Tornado". Cosentino seppur in difficoltà per un problema di acqua in sentina,era stato l'unico a dimostrare di poter lottare per la vittoria,visto che gli altri tre possibili contendenti,gli inglesi Sopwith e Powell-Watson e l'italiano Bonelli avevano avuto anch'essi problemi più o meno gravi da affrontare fin dalle prime fasi della gara.

A completare il successo del Tornado RT il terzo posto del debuttante,alla VBV,Ronny Bonelli ben coadiuvato dagli esperti Attilio Petroni e Mel Riggs. Il loro Bertram 32' era una versione alleggerita,che l'allora presidente dei famosi cantieri,Peter Rittmaster,si era fatto costruire per gareggiare in offshore nel 1969. Quando Rittmaster appese il casco al chiodo la barca fu venduta al debuttante Bonelli.

Al settimo posto e prima fra i diesel, il "Vota Pensieri" di Nino Petrone,titolare dei Cantieri Sapri di Salerno che avevano costruito la barca su progetto di Levi. La barca era l'ex "Barolodelta" dell'anno prima a cui erano stati sostituiti i motori Perkins con i Volvo Penta. Fu l'ultima gara per quella barca.

Ottavo e ultimo classificato per il secondo anno consecutivo,il Mochi Craft di serie,"Superfisherman" di Renato Raffaelli.La barca fu uno degli ultimi cabinati di serie a partecipare ad una Viareggio-Bastia-Viareggio. L' evolversi di questo sport aveva sempre più portato a iscrivere barche appositamente costruite per competere e questo Mochi fu uno degli ultimi esemplari eredi di un periodo pionieristico della gara.