
Il "Delta" fu voluto dai Gardner per affiancarlo al "Surfury" e avere così la possibilità di correre al meglio ogni singola gara. Se il più lungo "Surfury" era più indicato per competere in acque quasi sempre agitate della Manica,il 28' era ideale per quelle calme della calda estate Mediterranea. Peccato che spesso a Viareggio,come al Dauphin D'Or,non era inusuale trovarsi a lottare con onde che niente hanno da invidiare a quelle dei mari nordici. Nel 1967 almeno a Napoli e a Viareggio questo,per loro fortuna, non avvenne.

Il "Delta Synthesis" di Gargiulo e Levi,questa volta prese regolarmente il via e finì la gara,dopo le disavventure della gara del 1966. Comunque i motori continuarono a penalizzare la barca anche nel 1967. Bisogna tenere presente che questo progetto Delta di 40' derivava direttamente dal "Surfury" che in Inghilterra era protagonista assoluto delle competizioni,

Il "Thunderstreak II" della coppia italo-americana Petroni-Rodman era uno scafo Thunderbird-Formula 283 di 28' derivato dagli originali 233 di progettazione Wynne-Walters ai tempi in cui Don Aronow era il proprietario dei cantieri Formula. Questa serie di barche avevano la caratteristica prua con uno slancio molto arcuato che le resero inconfondibili.

Lo "Speedy Gonzales" era un Bog Bat di 27' in alluminio,disegnato dallo svedese Boghammar con un motore Daytona montato all'estrema poppa. Ne vennero costruiti due esemplari identici e l'altro corse la Bahamas '500. Questo invece fu portato in Italia dallo svedese Lars Zettergren,ma non ottenne nessun risultato.

"Ulixes II" era la stessa barca che già aveva corso la VBV nel 1965 con Micheletti e che fù il primo scafo offshore a montare la trasmissione a idrogetto. Ora si ripresentava due anni dopo con nuovi idrogetti della Berkley al posto di quelli originali della Idrojet Europea e con il solito Micheletti alla guida.
Le immagini da un video svedese
si tratta di una serie di 'frames' presi dal video del costruttore-pilota svedese Boghammar presente nel 1967 a Viareggio con lo "Speedy Gonzales".Le immagini,buone,tenuto conto degli anni e del fatto che fosse un video amatoriale,sono state corrette per quanto era possibile.
Il video pubblicato dal figlio su You Tube è visibile nella sezione Immagini-Video di questo sito.
Ancora una serie di tre frames ma questa volta tratti da un documentario della Mercury del 1967
Le foto dei 9 classificati

Veramente eccezzionale fù la prestazione del debuttante,alla VBV,Salvatore Gagliotta,che con un piccolo scafo di 22' da lui stesso progettato e costruito,ma soprattutto con dei piccoli Volvo Penta per 270 hp complessivi arrivava terzo a poco più di 5' dal vincitore. I motori dei primi due classificati ne vantavano 1000 di hp.

Don Aronow dopo due anni dalla sua prima apparizione alla VBV,tornò con due barche nuove del suo cantiere Magnum. Questi erano dei 28' in fiberglass di cui uno con un solo motore efb MerCruiser e uno con tre fuoribordo Mercury da 110 hp ognuno. Aronow optò poi di correre con la versione con i tre fuoribordo,probabilmente pensando che il mare sarebbe stato agitato almeno in alcuni punti. Si rivelò comunque una scelta poco azzeccata e arrivò settimo.

Dopo il debutto dell'anno prima Maestrelli portò a Viareggio un nuovo Cosca Gemini di 24',con uno scafo identico al 22' del 1966 ma senza la sovrastruttura che rendeva più confortevole l'abitabilità sotto coperta. Il nuovo "Gemini 24" infatti era un day cruiser tutto aperto,pur mantenendo gli alloggiamenti a prua.